martedì 27 settembre 2011

Ouran Koukou Host Club






Chissà, forse per qualcuno è stato il primo shoujo manga. Non l'avranno gustato appieno, non cogliendo le innumerevoli citazioni, ma sarà difficile per loro leggerne altri adesso, perché molto probabilmente avranno degli standard molto alti a cui fare riferimento adesso.

Ho letto moltissime serie shoujo (facendo un rapido calcolo, non includendo i numeri singoli, 31 serie, ma sicuramente ho dimenticato qualcosa...), con una media di un centinaio di volumi e posso con fiducia dire che questa sia uno dei migliori shoujo mai scritti.

Cosa fa l'autrice Host Club?
Semplicemente prende tutti i canoni delle storie rosa, tutti i cliché e gli stereotipi dei personaggi che le popolano, li accentua fino all'inverosimile, dettaglio dopo dettaglio, fino a renderli quasi grotteschi, li fa diventare parodia di se stessi in una storia che è anch'essa tinta di rosa, e, quando meno te lo aspetti, stravolge tutto lasciandoti di stucco.

Ecco, questo è Host Club: un manga che ti tiene incollato pagina per pagina, che non delude mai, nemmeno per una sola vignetta.
L'unico shoujo manga ad essere veramente apprezzato anche dalla popolazione maschile.

Ouran Host Club mi ha tenuto compagnia per 5 lunghi anni.

E' stato il mio primo anime visto con i sottotitoli, che mi ha fatto conoscere uno splendido doppiatore, che ha portato le prime canzoni giapponesi nel mio primo lettore mp3; il primo manga letto online man mano che uscivano i capitoli, aspettando con ansia le traduzioni, ma guardando anche le raw per disperazione, cercando di decifrare qualcosa; il tema del mio primo cosplay di gruppo, della prima scenetta recitata; la scoperta del mio "ichiban" assoluto - il mio personaggio preferito senza pari di tutti i manga mai letti, l'unico che può farmi indossare una parrucca bionda; il primo manga che non leggo da sola nella mia stanza, ritagliandomi un attimo per me, ma in compagnia, per commentare pagina per pagina in tempo reale.

Cosa dire, ora che è finito? Che mi mancherà, certo.

Ma so che c'è sempre un'aula di musica inutilizzata al terzo piano, pronta ad accogliermi ogni volta che voglio.

2 commenti:

Skeight ha detto...

Host Club non è uno shojo, perché se fosse shojo non lo avrei letto (sai che non leggo shojo per principio). Ma l'ho letto, ergo non è uno shojo XD
Battute egocentriche a parte, Host Club è una parodia degli shojo manga, e le parodie non appartengono al genere parodiato, ma a un genere a parte.
(volendo concettualizzarla in termini matematici, par(x) ≠ x)

Guimi ha detto...

@Skè: oh, modestino, quanto mi mancavi XD Comunque sì, è vero che Host Club è parodia degli shoujo, ma in ogni caso la storia rosa di fondo c'è. E non si può negare XDD