martedì 26 febbraio 2013

Sherlocked

O Sherlowned.
Come forse qualcuno di voi saprà, dalla tenera età di 11 anni sono una fan accanita di Sherlock Holmes.
E con fan accanita intendo che nell'estate tra la quinta elementare e la prima media ho letto tutti i libri di Doyle che sono riuscita a recuperare.

Sono sempre stata un po' scettica sulle "opere derivate" - chiamiamole così - come film, opere teatrali, fumetti, ecc. riguardanti il mondo di Sherlock Holmes semplicemente perché, per forza di cose, mancavano dell'essenza dei libri.
Non davano le stesse sensazioni suscitate dai racconti, non ti facevano respirare quell'aria di supponenza, perfezione e adorabile infallibilità che pervade tutta la serie.

Per me il canone rimaneva composto dai 56 racconti e 4 romanzi che Doyle a malincuore ha donato all'umanità.

Perché parlo al passato?

Perché la BBC ci ha donato "Sherlock", la serie, il miglior lavoro di adattamento ad un libro mai visto in vita mia.

E, grazie a due nerd, Sherlock Holmes ora esiste.

3 commenti:

livio15 ha detto...

Non sono proprio d'accordo, visto che anche io sono un fan sfegatato ti posso dire che quella serie ha più di una pecca, tant'è vero che non ha avuto il successo che ci si aspettava. 1 il personaggio di Sherlock poteva andare ma è troppo nevrotico, nei libri lui aveva una calma sicurezza e modi molto più garbati, propri dello stile inglese e poi il fatto che fosse un drogato è vero ma basare su questo la relazione con Watson non è giustificabile, lui ricorreva alla droga solo in assenza di casi come stimolante, se avessero mantenuto la relazione di coinquilino di Watson come nei romanzi la serie ci avrebbe guadagnato perché si aprivano molte più variabili e possibilità.
Su Watson poi, non ho nulla in contrario che sia una donna anzi, ma è l'attrice che non mi piace secondo me non riesce ad entrare nello spirito vero del personaggio e personalmente l'attrice mi sta un po sul cavolo, ma a parte questo nulla da ridire se fosse riuscita a fare una buona recitazione...
Sorry ma io credo di essere un po più critico di te in merito ai libri di Doyle :)

Guimi ha detto...

@Sinistro: grazie per il commento! E' sempre un piacere vedere che c'è ancora gente appassionata delle avventure del caro Sherlock :)
E' vero, potresti essere più critico di me riguardo i libri di Doyle, ma in effetti potremo anche avere le stesse opinioni riguardo quello che hai scritto..! Mi dicono infatti che la serie "Elementary" pecchi per diversi motivi...
Ma io non parlavo di quella serie, parlavo di "Sherlock" prodotta dalla BBC!
Magari a te non piacerà nemmeno quella ma... prova a dare un'occhiata! Se ti intrigano gli AU e non cerchi una parafrasi dei libri (obiettivo che spesso - a mio parere - porta al fallimento gli adattamenti cinematografici dei libri) potrebbe essere un'esperienza interessante :)

Luigi ha detto...

Io un paio di anni fa ho comprato il Mammut "Tutto Sherlock Holmes" edito da Newton, e ho letto i primi tre romanzi ("Uno studio in rosso", "Il segno dei quattro" e "Il mastino dei Baskerville"). Il mio preferito è il primo, mentre gli altri due mi hanno convinto meno (nonostante abbiano degli interessanti spunti, specialmente a livello di sottotrame e ambientazione).
Quello che però non mi piace dei romanzi - e che è un elemento costante - è l'infallibilità e l'assoluta certezza che aleggia sempre attorno al protagonista. In parole povere, Sherlock mi sta veramente antipatico, e spero sempre che un giorno Watson gli tiri una pistolettata in petto.

Sulla serie non posso pronunciarmi perché non l'ho vista, ma ne ho sentito dire un gran bene

Erano mesi che non commentavo un blog